INTO THE WILD

Grantour del Civetta 18 -19 – 20 luglio 2019

Con un percorso ad anello dapprima potremo ammirare nei suoi vari lati questo meraviglioso massiccio dolomitico, ma poi andremo direttamente in vetta (Mt. 3.220) per la via Ferrata degli Alleghesi, 900 mt. di dislivello da fare con arrampicata molto remunerativa.

Questo il programma

Giovedì 18 giugno

Ritrovo ore 6.00 a casa di Daniel, Gussago Via Della Mandolossa 103 .

In auto sino al Rifugio Capanna Trieste, Localita’ Valcorpassa, 2, 32027 Taibon Agordino BL , sono circa 315 chilometri.

Partenza dal Rifugio Capanna Trieste dove si parcheggia, nt. 1.135. Si segue il sentiero n. 555 sino al rifugio Vazzoler (mt. 1.714) e proseguiamo lungo l’alta via delle Dolomiti, dove la Torre Venezia ci introduce al maestoso versante ovest. Sosta facoltativa al rifugio Tissi mt. 2.260 e poi si prosegue sino al rifugio Sonnino al Coldai, dove si cena e pernotta.

Il rifugio Adolfo Sonnino Al Coldai (2132 m. s.l.m.) è collocato all’estremità settentrionale del grandioso gruppo della Civetta, sulla testata della scoscesa Val de le Ziolere, presso la Forcella Coldai. Belvedere su tutta la Val di Zoldo e in particolare sul Pelmo.

Non può mancare una visita al vicino romantico laghetto di Coldai per contemplare il tramonto sulla “parete delle pareti”, una muraglia che si eleva per circa mille metri. L’ambiente è familiare, la cucina casalinga.

Venerdì 19 luglio

Oggi è la giornata più avventurosa. Si segue il sentiero Tivan (n. 557) sino alla località Schenal del Bech, dove si prende a destra per la mitica Ferrata degli alleghesi. . L’entusiasmante scalata ci porterà alla panoramica vetta a quota 3.220 metri!

Breve discesa per giungere al nostro nido d’aquila, il rifugio Torrani, a quota 2.984 metri. Chi ci è stato, l’ha descritto come un’esperienza che, almeno una volta nella vita, bisogna fare. E noi la faremo!

Il Rifugio Maria Vittoria Torrani (2984 m.) è senza ombra di dubbio una delle strutture ricettive più estreme delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO; situato infatti a circa 240 metri dalla vetta della Grande Civetta (la cima del Monte Civetta), ad una quota prossima ai 3000 metri, il Rifugio Torrani si colloca in località Pian de la Tenda nel territorio del Comune zoldano di Val di Zoldo, in posizione incredibilmente panoramica e aerea.

Abbiamo deciso di includere il Rifugio Torrani nella lista dei rifugio alpini agordini anche se situato in territorio della vicina Val di Zoldo; i motivi della nostra scelta sono ovviamente la vicinanza territoriale delle nostre località a quelle della Val di Zoldo (entrambe in Provincia di Belluno, Regione Veneto), il prestigio del rifugio stesso e la collocazione istituzionale del Monte Civetta, a cavallo appunto tra Agordino e Zoldano.

Il Rifugio Torrani è un riparo minimale ma accogliente, funzionale ed assolutamente necessario in questo luogo; l’ambiente alpino estremo e la repentinità con cui variano le condizioni climatiche in alta montagna rendono il Torrani una vera e propria sfida dell’uomo alla natura ed un punto d’appoggio preziosissimo per tutti gli alpinisti diretti alla cima del Civetta (3220 m.). Edificato a partire dal 1938 per iniziativa di Attilio Tissi, il Rifugio Torrani è stato oggetto nel 1991 e nel recentemente nel biennio 2017-18 di opere di ammodernamento e miglioramente; durante la stagione di apertura, che dato l’ambiente d’alta montagna coincide per forza di cose con i mesi estivi, il Rifugio Torrani offre possibilità di alloggio per 18 persone in cuccetta ed un’ottima cucina casalinga, semplice ma ancora di più apprezzata data la quota ed il luogo.

Gestito da anni dal carismatico Venturino De Bona, grande alpinista ed appassionato della zona che sulle vie d’arrampicata del Civetta ha trascorso anni interi, il Torrani è una meta obbligata per chiunque transiti per la cima del Civetta; tappa obbligatoria della Via Normale, la ferrata che collega il Passo del Tenente alla cima del Civetta, il Rifugio Torrani può essere anche una sosta gradita per gli alpinisti impegnati sulla “parete delle pareti” (la nord-ovest del Civetta, il “regno del VI grado”) e per chi proviene dalle ferrate Tissi e Alleghesi. Segnaliamo comunque che, per qualsiasi via si provenga, il Torrani è una meta molto dura e che richiede grande attenzione, assenza di vertigini e dimestichezza con l’ambiente alpino; sconsigliamo questa meta a principianti, famiglie con bimbi piccoli, anziani ed ospiti in condizioni fisiche non eccellenti. Per chi desideri raggiungere il Torrani e la cima del Civetta senza doversi preoccupare troppo, il nostro consiglio è sempre e comunque quello di rivolgersi ad una Guida Alpina professionista esperta del luogo.

Dalla vicina cima del Civetta il panorama che si gode sulle vette delle Dolomiti UNESCO è uno dei più completi e aerei della zona; particolarmente bello al tramonto e all’alba, il Torrani è una di quelle mete che ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati di alpinismo che siano alla ricerca di una sfida alpina nuova e coinvolgente da vivere nel Cuore delle Dolomiti.

Sabato 20 luglio

Dal rifugio affrontiamo subito la Ferrata Tissi (o Angelini Vienna) che ci porta nel vallone denominato Van delle Sasse. Aggiriamo la cima della Busazza e la meravigliosa Torre Trieste e ci riportiamo verso il rifugio Vazzoler, dove possiamo fermarci per rifocillarsi ovvero scendere direttamente al Rifugio Capanna Trieste dove una fresca birra ci compenserà delle fatiche.