INTO THE WILD

Domenica 27 ottobre 2019 Vesio – Tremalzo – Passo Nota Con gli arditi dell’UGOLINI

I più coraggiosi si cimenteranno in questa ardita impresa che, a costo di grande fatica,  ci porterà a compiere uno dei più bei tour che un biker possa immaginare.

Attenzione, però, è un giro di tutto rispetto, con un dislivello complessivo di mt. 1.477, di cui 1.350 da farsi la mattina prima di arrivare al rifugio, dove ci attende il meritato ristoro. Quindi si raccomanda un buon allenamento (o una e-bike con una buona batteria). Chi non volesse o non se la sentisse, può salire comodamente in bici da Vesio lungo la strada asfaltata che porta direttamente al rifugio, per poi unirsi agli arditi, dopo pranzo, per la discesa su strada bianca.

Tecnicamente il tracciato non presenta difficoltà particolari, in  quanto si svolge su strade forestali. La discesa comunque consiglia attenzione, a causa del fondo ghiaioso e certi punti esposti che richiedono attenzione. Lo sviluppo è di 42 km.

Si raccomanda abbigliamento adeguato: raggiungeremo quota 1.850, e là in cima a fine ottobre può fare molto freddo, soprattutto lungo la discesa che sembrerà infinita.

Percorso stradale

Ritrovo ore 6.30 (eh sì, bisogna partire presto se vogliamo trovare ancora qualcosa da mangiare ….) al posto di ritrovo usuale (parcheggio BS centro) direzione Salò – Riva del Garda, si gira in direzione Tremosine per fare la mitica strada della forra. Si guida sino a Vesio dove, all’uscita del paese, si lasciano le macchine al parcheggio a sinistra.

Percorso ciclistico

Si prosegue nella medesima direzione su asfalto. Consiglio di partire adeguatamente coperti perché, dopo un breve tratto di salita, ci aspetta una veloce cavalcata di circa 3 km lungo la valle di S. Michele, in leggera discesa, dove surgeleremo adeguatamente. Ma niente paura: arrivati al laghetto con il parcheggio, un amichevole salita cementata con pendenza del 13% e un incoraggiante cartello “Tremalzo 14 km” ci consiglieranno di spogliarci un po’.

I 14 km ce li godremo tutti, con pendenza dal 10 al 14%. Permette di riposare il tratto pianeggiante dopo il bivio di Cima Camerone, che termina con una bella cascata.